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Novità sui contratti a tempo determinato

Per cercare di far fronte alla crisi economica provocata dalla pandemia, a partire dal 2020, per poi proseguire anche nel 2021, sono state introdotte molte modifiche in materia di contratto a tempo determinato con l’intento di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro.

La legge di conversione n.106 del 23 luglio 2021 del Decreto Sostegni bis, all’art 41 bis contiene le ultime novità in tema di rinnovi e proroghe del contratto a tempo determinato. L’art. 41 bis aggiunge alle causali legali previste nel Decreto Dignità, altre causali che fanno riferimento a specifiche esigenze previste dai contratti collettivi. Il Legislatore ha poi previsto che il “termine di durata superiore a 12 mesi, ma, comunque, non eccedente i 24, può essere apposto ai contratti di lavoro subordinato qualora si verifichino specifiche esigenze previste dai contratti collettivi di lavoro fino al 30 settembre 2022”.

In sostanza, potranno essere i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, in via ordinaria e non più derogatoria come in passato, a indicare le specifiche esigenze che permettono di rinnovare o prorogare il contratto a tempo determinato.

Le causali, previste dalla contrattazione collettiva, dovranno essere:

  • specifiche,
  • precise e puntuali
  • riferirsi a situazioni oggettive (es: derivanti da esigenze produttive dell’azienda),
  • riferirsi a situazioni soggettive (es: sostenere l’occupazione giovanile)

E’ presumibile però che queste nuove disposizioni non produrranno subito i loro effetti, dovendo lasciare il tempo alla contrattazione collettiva di individuare le esigenze specifiche, vista la delega in bianco ricevuta dal legislatore.

Di seguito il Link della Gazzetta Ufficiale sulla Legge di conversione https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/07/24/21G00116/sg